06/07/2022 FARINA: "RACCOLTA DI NUOVO A LIVELLI PREPANDEMICI"
Il “futuro del futuro” sarà come noi lo costruiremo, con il realismo e il pragmatismo che ci insegna la storia. Saranno necessari pianificazione, investimenti, politiche attive, giustizia sociale, sostenibilità e cambiamento". Lo ha affermato Maria Bianca Farina, presidente dell'Ania, nel corso dell'assemblea 2022 dell'associazione.
La numero uno della Confindustria assicurativa ha sottolineato anche la tenuta del settore che nei primi mesi dell'anno ha evidenziato "capacità di resilienza al peggioramento dello scenario economico". Il biennio 2022-23 "presenta però molte incertezze per l’economia italiana e, quindi, per le nostre compagnie", ha proseguito, "che debbono fronteggiare il rallentamento della domanda dei risparmiatori, i timori di un aumento del costo dei sinistri nei rami elementari, oltre che la perdita di valore del portafoglio titoli, a causa del repentino rialzo dei tassi di interesse".
Back to 2019. Buone notizie, in particolare, sul fronte premi: aumentano quelli danni non auto, mentre nel vita calano, ma senza intaccare la raccolta positiva del ramo. Ma la notizia è un'altra: alla fine dello scorso esercizio, ha affermato Maria Bianca Farina, la raccolta totale (vita e danni) è tornata a livelli prepandemici, con una crescita del 3,8%.
Nel dettaglio, i danni hanno raggiunto 3,4 miliardi, con una crescita del 2% (su cui hanno influito il contributo del 6% del non auto e, dall'altro lato, il calo Rca del 4,5%); la raccolta vita è stata invece di 106 miliardi (+4,5%).
Sottoassicurazione. I dati, ha detto la presidente dell'Ania, denotano una domanda di protezione in crescita, "seppure", ha aggiunto, "ancora insufficiente per superare la situazione di sottoassicurazione che connota il nostro paese".
Particolare accento sull'agricoltura, settore, così rilevante per l'economia, ma - ha affermato la presidente dell'Ania - "largamente sottoassicurato malgrado i contributi pubblici sulle coperture e la forte esposizione ai danni derivanti dal cambiamento climatico. La siccità di quest’anno ne è purtroppo una ulteriore grave dimostrazione".
Il rialzo dei tassi. E non è tutto. Perché la domanda di assicurazioni potrebbe rallentare nei prossimi due anni. E' uno dei punti critici che Maria Bianca Farina ha evidenziato per il 2022-23, insieme al timore che il costo dei sinistri nei rami elementari cresca e che il portafoglio titoli perda di valore, a causa del rialzo dei tassi di interesse.
Un problema, quest'ultimo, non da poco per il settore, per cui la presidente dell'Ania ha auspicato l'adozione del provvedimento, già operativo nel triennio 2018-20, "che sterilizza le fluttuazioni dei valori sugli attivi nei bilanci redatti a principi contabili locali. Sarebbe inoltre opportuno, in vista della chiusura dell’esercizio, limitare l’entità da appostare a riserva indisponibile alla sola quota delle minusvalenze che possono gravare effettivamente sul conto economico delle compagnie. Per le assicurazioni italiane si tratta di affrontare, per la prima volta dagli anni Ottanta, uno scenario di tassi in rialzo e di soddisfare la domanda, da parte dei risparmiatori, di protezione rispetto all’inflazione. Di per sé, tassi più alti non sono un problema per la nostra industria, ma la velocità del rialzo rende di cruciale importanza riuscire a mantenere una raccolta positiva, per garantire investimenti con rendimenti sensibilmente superiori rispetto a quelli ottenibili solo pochi mesi fa".